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C’è questa cosa che proprio non mi va giù.

D’accordo, abbiamo la fama di essere “creativi” con le regole e di ballare sul filo della condotta civica. Un eufemismo per dire che facciamo un po’ come ci pare.

E’ una “fama”, appunto, ma non è detto che sia del tutto così.  Ad ogni modo, la cosa che non proprio non mi va giù è vedere queste orde di turisti che vagano allegramente sudati per Roma e che – al grido “when in Rome, do like the Romans do” – assaporano maliziosamente il gusto del “fare come gli pare”.

Avete presente quando al semaforo rosso i pedoni sono fermi da entrambi i lati della strada…e lo siete anche voi che in fondo queste cose un po’ le rispettate? C’è quasi sempre dall’altra parte una coppia di turisti stranieri che si guardano l’un l’altra, si guardano attorno, sorridono e attraversano ridendo. Tanto “when in Rome do like the Romans do”.

E’ come se si sentissero finalmente liberati di un laccio morale e si sentissero libero di infrangere qualsiasi regola, “tanto questi italiani sono famosi per questo, no?”. Poi tornano a casa e tutti giù con i cliché su di noi.

 

Forse è colpa nostra, chissà. O forse – come mi disse un acuto tassista napoletano tanti anni fa – “è qualcosa nell’aria. Devono averla sparsa gli americani durante la II Guerra Mondiale. Qualcosa che porta la gente, tutta la gente qui, a comportarsi così”.

Sarà

A