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#caboolexpress DAY 1 a KABUL: routine al Quartier Generale ISAF

Posted by admin on 16 Giu 2012 / 0 Comment

[DAY 1 at ISAF HQ in Kabul: a medium intense day of meeting with high rank Officers and ISAF Spokesperson to discuss the Afghanistan scenario and Transition Process. But most of all, a chance to see a daily routine in a multinational huge base. Young, very young, soldiers – highly armed – busy in carry out their duties but also finding time to relax around a barbecue with their peers.

War seems so far away, if it wasn’t for the choppers and the incredible number of weapons and veichules around the base. ]

 

PRIMO GIORNO A KABUL

– Quartier Generale ISAF –

Appena atterrato ho avuto giusto il tempo di una rapida doccia e via subito al Quartier Generale ISAF per incontrare alcuni generali, il portavoce ISAF e l’Ambasciatore Gass. Incontri molto informativi ed informali sullo scenario afghano e sul processo di transizione in vista del supposto ritiro del 2013. Anche se in effetti la realtà è che la presenza NATO sarà garantita ancora per parecchi anni.

Cosa ho ascoltato:

– la situazione tutto sommato è migliorata negli ultimi tempi. Probabilmente a causa dell’accelerazione politica in vista del ‘ritiro’.

– l’esercito afghano ha fatto passai da gigante e ha dato prova, in un paio di circostanze, di saper gestire situazioni belliche complesse e di riuscire a gestire la sicurezza anche in centri remoti. Conseguenza dichiarata: maggiore fiducia nella popolazione e maggiore accettazione del ritiro NATO.

Cosa ho visto:

ho visto una routine della base, fatta di un andirivieni continuo di personale militare con uniformi a volte mai viste prima. Tante armi, tanti mezzi blindati, tanti elicotteri in cielo.

Eppure la guerra sembra lontana quando vedi (per fortuna) gruppi di soldati che si rilassano intorno ad un barbecue o che si organizzano per vedere la partita.

E c’è anche una buona dose di campanilismo e di gossip. Si dice che a ‘Casa Italia’ il vino sia sempre offerto a tutti gli ospiti; idem con gli Spagnoli; i tedeschi, invece, pare siano amanti della tintarella integrale nei momenti di pausa. Cosa che li rende visibili dai piani sopraelevati, ma chi se ne importa…

E a pranzo c’è la scelta tra gli hamburger o la pizza del locale Ciano, dove si viene catapultati in Italia e dove un cartello avverte che non si cucinano pizze con ingredienti portati dai clienti 🙂

Le bacheche annunciano corsi di zumba, di tango e corsi di lingue. E partite di calcetto tra nazioni.

Tutto normale, normalissimo, e magari anche divertente, se non fosse per quegli elicotteri in cielo che fanno la spola tra qui e chissà dove.

 

Cosa ho capito (sino ad ora)

Che è troppo facile trarre conclusioni; e che effettivamente – parlando con qualche afghano in giro – la situazione è davvero migliorata e almeno sono contenti di poter finalmente ritornare a fare affari, a girare per strada e mandare i loro figli a scuola tranquillamente.

E che anche i soldati più agguerriti possono esserlo solo in apparenza o il risultato di un addestramento aggressivo. Ma togligli gli occhiali alla moda, svestili dei giubbotti antiproiettile e degli anfibi e li ritrovi a giocare a calcetto e chattare su facebook, magari chiedendosi perché si trovino lì.

Probabilmente la guerra non la si deve capire ma ci si ritrova a doverla fare. Orribile.

Basta così? Ovviamente no. E’ solo un’anticipazione di quello che ho visto.

E’ stato un giorno facile.

Come dire, per acclimatarmi…

Da domani voglio incontrare e vedere ONG e chi lavora nel campo dell’assistenza umanitaria. Comincio a scavare nelle storie…

A proposito!!!! HO CONSEGNATO IL REGALO AL PAPA’ DELLA BAMBINA!!!

E’ venuto a trovarmi, ma poiché non gli era permesso entrare, l’ho raggiunto io ed è stato un momento molto bello…. Non se lo aspettava e mi ha promesso che mi manderà una foto della bambina con il vestitino colorato inviato dallo zio S.

Una giornata mimetica terminata piena di colori.

E adesso mi rilasso all’aperto, in una bella serata afghana, con una piacevole brezza che rinfresca l’aria, un sigaro cubano comprato a Dubai e una bella chiacchierata con voi.

Sono pronto per andare a dormire.

A

 

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